Breve storia del barber shop dalle origini a oggi

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Sistemare la barba e i capelli per essere in ordine è un’esigenza che gli uomini hanno fin dalla notte dei tempi ed è per questo che l’offerta a pagamento di questo tipo di servizio è attestata già in epoche assai remote.

Tuttavia il barber shop in senso moderno, come lo intendiamo e conosciamo noi per intenderci, è un’invenzione relativamente recente.

Prima di scoprire dove e quando è nato, ripercorriamo brevemente la storia di questa antica e utilissima professione.

Cenni storici sul mestiere del barbiere

Le prime fonti che documentano l’esistenza di barbieri risalgono al 6000 a.C. e riguardano indifferentemente il mondo occidentale così come quello orientale.

Che ci si riferisca all’Egitto dei Faraoni, alla Grecia o a Roma, passando per le popolazioni precolombiane dei Maya e degli Aztechi, colpisce innanzitutto la considerazione di cui essi godevano presso le rispettive società, nessuna esclusa.

All’ombra delle Piramidi essi si avvalevano dello stesso rispetto che si nutriva per i sacerdoti e i medici, ma anche altrove la loro importanza era riconosciuta pressoché unanimemente da tutti.

A partire dal 1000 a.C. fino alla metà del 1500 d.C. circa, il mestiere del barbiere si confuse con quello del medico.

Difficilmente infatti, ci si limitava alla rasatura e alla sistemazione delle chiome, ma ci si spingeva fino alla pratica di salassi e piccoli interventi chirurgici (l’estrazione dei denti era tra quelli tipici).

Tutto cambiò, almeno in teoria, nel XVI secolo, quando le due categorie di professionisti decisero di non farsi concorrenza a vicenda e che, pertanto, i barbieri dovevano limitarsi alla cura dell’igiene e della forma di barba e capelli, senza sconfinare in prassi che era bene restassero di esclusiva competenza medica.

A Londra nascono i primi Barber Shop moderni

Tutti concordano nel ritenere Londra il luogo che vide nascere il barber shop così come lo concepiamo oggi.

A cominciare dalla metà del XIX secolo infatti, nella capitale inglese sorse un gran numero di questi negozi, che svolsero anche una funzione sociale di notevole importanza.

La maggior parte degli uomini vi si recava sì per assumere un aspetto più ordinato, ma anche per chiacchierare, incontrare gli amici e conoscerne di nuovi, confidarsi e bere qualcosa in compagnia, un po’ come succede negli odierni barber cafè.

Amati da ragazzi e adulti, specialmente quelli appartenenti ai ceti medi e alti, i barber shop conobbero un tale successo da restare aperti anche per il dopocena.

I Barber shop negli Stati Uniti d’America

Dunque i barber shop nacquero a Londra, ma fu negli Stati Uniti che essi raggiunsero l’apice del successo e la fisionomia rimasta, in sostanza, fino ad oggi.

La Guerra di Secessione rappresentò lo spartiacque tra la funzione del barbiere/medico e quella attuale.

Da allora infatti, entrambe le professioni non solo si distaccarono definitivamente l’una dall’altra, ma intrapresero quella strada evolutiva che le ha condotte a diventare ciò che sono ora.

La medicina cominciò ad ampliare le proprie conoscenze, ad espandersi e a richiedere studi ed approfondimenti complessi non più alla portata di un semplice barbiere, ma anche quest’ultima attività necessitò di un rinnovamento profondo per adattarsi al mutare dei tempi e delle esigenze.

La cura del corpo e la bellezza assunsero importanza come mai prima di allora e prodotti sempre più sofisticati irrompevano prepotentemente e di continuo sul mercato.

Non era più l’epoca dei barbieri improvvisati e negli anni ’70 dell’800 sorsero le prime associazioni professionali di categoria, come la Atlanta Barbers Advancement Associationdi Alonso Herndon.

Nate allo scopo di aumentare il prestigio del mestiere e di fissare standard e regolamentazioni, in poco tempo esse fecero sì che le “barberie” divenissero uno dei luoghi di ritrovo preferiti dal top della società, una sorta di posto paradisiaco in cui farsi trattare da re e socializzare.

I barber shop americani, in pratica, assunsero le sembianze che a tutt’oggi mantengono pressoché inalterate.

Gli afroamericani, finalmente affrancati dalla schiavitù, aprirono i propri negozi mettendo a frutto quanto imparato in precedenza e divennero i migliori in assoluto.

Più tardi, tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, essi iniziarono ad orientarsi solo sulla clientela di colore e i loro barber shop assunsero una inedita connotazione politica.

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styleuomo  15-03-2024